Proprietà ed effetti della caffeina, la sostanza contenuta nei chicchi di caffè.

La vendita del caffè online degli ultimi 10 anni ha dato – parallelamente – vita ad una crescente serie di contenuti sul web riguardo al mondo dell'espresso. Il blog di Coribe (shop di capsule e cialde ESE 44) ne è un esempio, poiché nasce dall'intento di fornire una maggiore consapevolezza ai consumatori come te.

In tal senso, riteniamo fondamentale parlare della caffeina, la famosa sostanza contenuta nelle nostre tazzine di caffè. Tutti noi sappiamo che si tratta di qualcosa che ha un impatto sul nostro organismo, che "non fa dormire" e che bisogna evitare di assumerne troppa.

Ma di preciso, cos'è la caffeina?

Andiamo a vederlo nel dettaglio, così da gestire al meglio il consumo di prodotti Borbone, Caffè Tre Venezie o qualsivoglia altro marchio di caffè tu prediliga.

Cos'è la caffeina, a cosa serve e dove la troviamo.

La caffeina – (meno) conosciuta anche come teina, mateina e guaranina – è una sostanza contenuta all'interno di diversi vegetali. La pianta del caffè è uno di questi, ma la troviamo anche in quella del cacao, del the, del guaranà, della cola e del mate, nonché ovviamente in tutte le bevande e i prodotti alimentari da essi derivati.

Fu scoperta nel 1819 da un chimico tedesco di nome Friedlieb Ferdinand Runge, che le diede il nome di "kaffein", tradotto poi in italiano con il termine "caffeina".

Egli individuò questo alcaloide (composto organico con una serie di caratteristiche tipiche) nelle foglie, nei frutti e nei semi delle piante di caffè e capì che la sua funziona era quella di proteggerle da insetti ed altri erbivori. I malcapitati che ingeriscono la sostanza, infatti, subiscono un effetto paralizzante o comunque tossico.

Nell'uomo – a bassi dosaggi – la caffeina provoca effetti sul sistema nervoso, endocrino e cardiovascolare, per lo più stimolanti, e per tale motivo viene classificata come sostanza psicoattiva.

Vediamo quali sono nel particolare le reazioni del nostro organismo dopo l'assunzione di caffeina.

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Caffeina: proprietà ed effetti sull'uomo.

Quando bevi il tuo caffè, sia esso un Borbone Respresso o di qualsiasi altro tipo, la caffeina viene rapidamente assorbita dall'intestino. Dopo circa 1 ora dalla sua ingestione, essa raggiunge la massima concentrazione a livello del plasma (la parte liquida del sangue).

La caffeina è un vasocostrittore, ma dopo 3-6 ore dall'assunzione il suo valore nel sangue e gli effetti connessi si riducono di circa la metà. I tempi dipendono molto dal peso corporeo della persona, dal quantitativo ingerito e dall'abitudine al consumo (il fisico si abitua e la tollera via via meglio).

Essendo una sostanza lipofila, si scioglie nei grassi ed oltrepassa la barriera emato-encefalica (una sorta di filtro che seleziona le molecole "in entrata"), arrivando al nostro cervello.

Ciò causa tutta una serie di effetti sul sistema nervoso, cardiocircolatorio e respiratorio:

• Rilascio di adrenalina e noradrenalina, quindi effetto stimolante
• Predisposizione alla veglia
• Miglioramento dei riflessi
• Aumento della concentrazione
• Azione analgesica
• Aumento del metabolismo corporeo
• Implemento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa
• Aumento della sintesi acida nello stomaco e della diuresi
• Riduzione dell'assorbimento di sostanze utili al nostro organismo come calcio, ferro e creatina
• In caso di dosi massicce, nausea, tachicardia, insonnia, nervosismo
• Se assunta in abbondanza e con continuità può dare dipendenza
• Dose letale caffeina: 150-200 mg/kg, raggiungibile solo con forti abusi (80-100 tazzine di espresso)

Come vedi, parliamo di un elemento che non è proprio acqua fresca, per cui bisogna sempre stare attenti ed evitare di eccedere con i consumi.

Proprio per questo motivo, è fondamentale conoscere quali sono tutti gli alimenti più comuni in cui è contenuta.

Caffeina: dove si trova?

A seconda della lavorazione a cui vengono sottoposti gli alimenti, il prodotto finito potrebbe avere una concentrazione di caffeina più o meno alta.

Ma cosa significa?

Gli esempi pratici sono sempre i migliori per comprendere appieno, perciò vediamone uno.

Le foglie del the contengono circa il doppio della caffeina rispetto ai chicchi di caffè (2-4% contro l'1-2%), ma il metodo estrattivo differente (infusione nel caso del the e percolazione per il caffè) fa sì che la quantità nelle nostre tazze sia molto diversa.

Una tazza di the, infatti, contiene circa 1/4 della caffeina di cui dispone una tazzina di espresso.

Detto ciò, ecco quali alimenti e bevande – che tutti i giorni finiscono sulla nostra tavola – contengono caffeina (e quanta):

• Caffè in capsule o espresso: 50-80 mg
• Caffè della moka: 100-120 g
• The (150 ml): 25-30 mg
• Lattina di Cola (33ml): 35 mg
• Cacao (100 g): 100 mg
• Cioccolata (150 ml): 10-40 mg
• Energy drink (250 ml): 80 mg

Non solo, la caffeina è contenuta in piccole percentuali in molti altri cibi/drink, come gelati, dolciumi, prodotti da forno, caramelle, bevande al malto e tanto altro. Anche nelle migliori cialde ginseng ne troviamo delle tracce, poiché le miscele contengono spesso del caffè solubile, così come il mocaccino in capsule.

Inoltre, anche se in una percentuale molto bassa (meno dello 0,1%) anche il caffè decaffeinato contiene caffeina, circa 1/10 di quella di un caffè normale.

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La caffeina fa male?

Come hai avuto modo di leggere, la caffeina è presente in molti più cibi e bevande di quanto avresti pensato. In fin dei conti, al pari di altre sostanze, il problema sorge solo in caso di abuso.

Un consumo quotidiano di caffeina entro i 400 mg è tollerabile da un individuo adulto in salute, ma oltre tale quantità si sconfina sul cosiddetto "caffeinismo".

Tale condizione è data dalla combinazione di due elementi:

• Dipendenza dall'alcaloide (al pari della nicotina, per intenderci)
• Sintomi mentali e fisici, quali nervosismo, agitazione, irritabilità, insonnia, palpitazioni

Un consumo eccessivo può, inoltre, portare ad un vero e proprio overdose di caffeina con tremori, ansia, disorientamento, allucinazioni e quant'altro.

Insomma, la regola è sempre quella di non esagerare, poiché poi si rischia di stare male o molto male.

Bere 3-5 tazzine di caffè al giorno è assolutamente normale, anche perché il nostro fisico si abitua e tollera meglio la caffeina se la sua assunzione è giornaliera. Per cui non hai nessun motivo per cui preoccuparti.

Ed anzi, ora che hai qualche numero di riferimento potrai fare meglio i conti del tuo consumo generale di caffeina ed eventualmente integrare qualche dek alla tua dispensa.