I motivi scientifici per cui l'espresso può stimolare il nostro intestino.

Tra un Borbone Nespresso e l'altro ti capita di dover correre alla toilette con una certa fretta? Niente paura, non sei il solo, e oggi parliamo proprio del perché il caffè fa andare in bagno (qualche volta pure di corsa!).

Esiste, infatti, una spiegazione scientifica a questo fenomeno per anni molto discusso dai ricercatori, che hanno cambiato versione in tempi piuttosto recenti.

Oltre alle proprietà "sveglianti" che migliorano la concentrazione e la veglia, il nostro amato caffè – sia esso in capsule, moka o cialde ESE 44 – possiede anche un potere lassativo.

Andiamo subito a scoprire perché!

Le prime ipotesi (poi smentite) sull'azione della caffeina.

Anni fa la letteratura scientifica ci diceva che i suddetti effetti lassativi fossero dovuti alla caffeina, alcaloide contenuto nei chicchi della pianta di Coffea e che, ovviamente, finisce nelle nostre tazzine quando beviamo un buon caffè in capsule a casa nostra.

Gli studi a riguardo evidenziavano, infatti, che al consumo della bevanda si attivassero delle contrazioni intestinali e del colon, che spingevano il cibo digerito nel retto.

Tuttavia, i medesimi risultati furono osservati anche al consumo del decaffeinato, perciò si intuì che la caffeina non poteva essere la responsabile delle corse al bagno o, per lo meno, non la sola (dato che anche il dek ne contiene una piccola percentuale, meno dello 0,1%).

Cosa accade, dunque, al nostro organismo?

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La vera verità: ecco perché il caffè fa (davvero) andare in bagno.

Come ci spiega l'American Chemical Society, non è tanto la caffeina che attiva il meccanismo dell'evacuazione dopo aver bevuto il caffè, quanto (probabilmente) altre sostanze contenute all'interno della bevanda, tra cui l'acido clorogenico.

Si tratta di un composto fenolico che, all'ingestione, stimola l'azione di due ormoni:

• Gastrina: regola la secrezione dei succhi gastrici e il ciclo di contrazione/rilassamento del muscolo che porta il cibo digerito verso il colon (peristalsi).
• Colecistochinina: regola il rilascio della bile e dell'insulina per agevolare le funzioni intestinali.

In questo modo, fondamentalmente, il livello di acidi nello stomaco aumenta esponenzialmente ed il processo di digestione viene accelerato, il tutto in appena 4 minuti.

Per tale motivo, in media, 3 persone su 10 sentono lo stimolo di andare al bagno dopo aver bevuto il caffè.

Ad ogni modo, non è ancora chiaro se sia soltanto l'acido clorogenico a mettere in moto il meccanismo oppure anche altri elementi, dato che nella bevanda ne sono contenuti oltre 1000 diversi.

E il cappuccino fa andare in bagno per colpa del caffè?

Il cappuccino è una bevanda composta da caffè e latte montato, tanto amata dai più quanto evitata da una certa schiera di persone.

Il perché?

Bè, come accade ad alcuni con il caffè, fa venire una certa impellenza di usufruire della toilette.

Il motivo, però, in questo caso è individuabile nella componente lattea della bevanda e – più precisamente – nel lattosio, lo zucchero contenuto al suo interno.

Tantissime persone sono intolleranti al lattosio, ovvero non possiedono i corretti enzimi per la sua digestione. Accade, dunque, che la flora batterica intestinale ne causi la fermentazione, che dà poi il via ad episodi di gonfiore, mal di pancia e dissenteria.

Se anche a te capita di sentirti così quando bevi un cappuccino, un Mocaccino o qualsiasi altro drink a base di latte, ti consigliamo di consultare il tuo medico e procedere ad effettuare specifici test sulle intolleranze alimentari.

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Il caffè d'orzo fa lo stesso effetto?

Per quanto riguarda il caffè d'orzo, invece, il discorso è simile a quello del classico espresso, nel senso che anche questo prodotto ha degli "effetti regolarizzanti", tuttavia non così immediati come nel primo caso.

Essendo un cereale ricco di fibre ha un suo potere lassativo, ma molto più graduale rispetto al caffè tradizionale. Per raggiungere la medesima prorompenza intestinale sono, dunque, necessarie delle dosi molto più alte.