Ecco chi sono i maggiori produttori di caffè nel mondo e perché la nostra nazione non è tra questi.

Dal momento in cui è nata la vendita caffè online, le aziende produttrici e i cialde shop hanno sentito la necessità di curare maggiormente l'informazione della propria clientela.

Ciò ha portato ad avere un pubblico più curioso, intraprendente ed (anche) esigente, affamato di dati e notizie su tutto ciò che riguarda la bevanda calda più amata al mondo: l'espresso.

Un argomento molto gettonato (e che non passa mai di moda) è quello relativo a dove si coltiva il caffè. I preziosi chicchi di Coffea da cui nascono i prodotti Borbone, le capsule caffè Tre Venezie e tutte le miscele più amate d'Italia, provengono infatti da specifiche piantagioni di caffè all'estero.

Andiamo subito a scoprire quali sono i maggiori produttori di caffè nel mondo e perché la nostra nazione non è tra questi.

Coltivazione del caffè nel mondo: 7 Stati operativi nel settore.

Affinché le piante di caffè possano crescere ed essere prolifiche, è necessario che il territorio possegga una serie di requisiti imprescindibili. Sebbene, infatti, la Coffea sia un vegetale spontaneo, cresce solo in alcune determinate aree del globo.

Le condizioni ideali si trovano lungo la zona equatoriale chiamata The Bean Belt, ovvero la fascia situata tra la latitudine 25 gradi nord e 30 gradi sud rispetto al centro della superficie terrestre.

La varietà Arabica cresce meglio ad alte quote e predilige un terreno ricco di sostanze nutrienti, mentre la Robusta prolifica a temperature più alte e a quote inferiori. Si tratta dei due tipi di caffè più utilizzati nella stragrande maggioranza delle miscele per capsule e cialde ESE 44.

La specie della pianta, la composizione chimica del suolo, il clima e l'altitudine influenzano in modo unico il sapore e l'aroma che il prodotto finale avrà. Queste variabili chiave, assieme al tipo di lavorazione, tostatura e macinatura dei chicchi, contribuiscono alle differenze tra i prodotti presenti nel mercato del caffè nel mondo.

Il caffè viene coltivato in più di 50 paesi in tutto il mondo, ma vediamo quali sono quelli più importanti.

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Brasile

Da oltre 150 anni, il più grosso produttore mondiale di caffè è il Brasile, che sforna circa 3 milioni di tonnellate l'anno. Le aree in cui viene coltivato maggiormente sono San Paolo, Paranà e Minas Gerais, regioni sud-orientali in le condizioni climatiche sono perfette per la Coffea.

Tra le varietà più acclamate troviamo l'Arabica, che soddisfa la maggior parte della richiesta mondiale, la Cohillon (versione locale della Robusta) e il Bourbon Santos, che cresce in una landa montuosa desolata.

Colombia

La Colombia occupa il secondo posto nella produzione mondiale del caffè, subito dopo il Brasile, ma qui lo standard qualitativo dei chicchi risulta essere, in media, ben più elevato. Le varietà coltivate danno, infatti, vita a bevande delicate e dall'acidità bilanciata.

L'aspro paesaggio colombiano fornisce il terreno e il clima ideali per la coltivazione, ma i collegamenti sul territorio lasciano piuttosto a desiderare, tant'è che il trasporto della merce ai centri di lavorazione e smistamento avviene su jeep o, addirittura, a dorso di mulo! Le qualità più famose sono il Supremo, dolce e aromatico, e l'Excelso, più morbido e acidulo.

Vietnam

Dopo il riso, la produzione agricola di caffè occupa il secondo posto nell'economia nazionale vietnamita. Sono oltre 2 milioni le tonnellate di chicchi che vengono raccolte ed esportate in tutto il globo, anche qui frutto delle favorevoli condizioni climatiche del territorio.

Se il Brasile eccelle per l'Arabica, qui la Robusta fa da padrone e costituisce la prima risorsa di approvvigionamento a livello mondiale.

Messico

Sono oltre 100.000 le piantagioni di caffè messicane, tra grandi colture e piccoli agricoltori, per lo più concentrate negli Stati di Veracruz, Chiapas e Oaxaca.

Il Messico è uno dei più grossi produttori mondiali e vanta varietà di Coffea i cui chicchi sono eccellenti per le macinature scure, grazie ad un aroma vigoroso e una gran persistenza di sapore.

Porto Rico

Qui, il caffè è tradizione nazionale fin dal 1736, quando venne importato dalla Martinica. Tuttavia, i disastri naturali susseguitisi nei secoli costrinsero gli abitanti dell'arcipelago a virare su un'economia d'altro genere, almeno fino all'epoca moderna.

Ad oggi, infatti, l'industria portoricana del caffè sta rinascendo grazie alla coltura di Arabica d'alta qualità, prodotta secondo ferrei standard. Sono due, in particolare, le regioni in cui si trovano le piantagioni di caffè: Grand Lares e Yauco Selecto, che producono varietà rinomate per il corpo equilibrato, l'aroma fruttato e l'acidità (buona) dei loro chicchi.

Hawaii

Sulle pendici del vulcano Mauna Loa (tuttora attivo) cresce la famosa varietà di caffè Kona. La sua prosperità viene garantita da una fortunata combinazione di terreno vulcanico fertile, una possente ombra pomeridiana data dalla frequente nuvolosità, e un alto tasso di piovosità.

Il prodotto che vien fuori ha un corpo di media entità, un profumo intenso e un bouquet aromatico piuttosto ricco.

Guatemala

Forse meno gettonato dei precedenti, ma non di certo per quanto riguarda la validità delle produzioni, è il caffè del Guatemala. Sono 3 le regioni principali in cui troviamo le piantagioni di caffè:

• Antigua
• Coban
• Huehuetanango

In tutti e tre i casi, il merito va al ricco suolo vulcanico e ai microclimi locali, che influenzano fortemente il sapore ed i profumi dei chicchi, coltivati per lo più ad alte quote. Le peculiarità distintive del caffè guatemalteco sono il corpo medio-robusto, la complessità dell'aroma e i caratteristici sentori speziati e di cioccolato.

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Che ruolo riveste l'Italia nella coltivazione di caffè nel mondo?

Nel Marzo 2018 un coraggioso agricoltore ha dato il via, su territorio italiano, alla prima coltivazione di caffè in Sicilia. Sebbene l'isola (e ancor meno il resto dello Stivale) non abbia un clima totalmente adeguato alle piantagioni di Coffea, grazie alla coltura in serra Rosolino Palazzolo è riuscito a raccogliere e tostare la prima partita di chicchi nazionale.

Sebbene la sua impresa abbia segnato una data storica sul calendario, i costi di produzione glasshouse/greenhouse sono troppo elevati per una coltivazione su larga scala e il caffè "made in Italy" rimane tutt'oggi un sogno.

In compenso, i produttori di caffè in Italia sono rappresentati da torrefazioni esperte come Caffè Borbone e Tre Venezie. Le aziende importano i chicchi dalle piantagioni migliori del mondo (di cui abbiamo parlato prima) e lavorano la materia prima con mano sapiente, dando vita a miscele di prim'ordine.

Perciò, anche se non vedremo (probabilmente) mai delle distese di Coffea nel Bel Paese, di certo potremo bere i migliori espressi del mondo!