Ecco come viene prodotto il caffè Dek e quali sono le risposte alle domande più frequenti sul decaffeinato.

Una delle domande più inflazionate nel mondo della vendita del caffè online riguarda il metodo di preparazione dei prodotti Dek. Il problema in realtà è prettamente formale e nasce dall'assenza di una corretta informazione a riguardo, obiettivo che ci preponiamo con la stesura di questo articolo.

Perciò, se desideri scoprire come è fatto il caffè decaffeinato, non dovrai fare altro che leggere le prossime righe e soddisfare la tua curiosità. Abbiamo inoltre pensato di fare un breve riepilogo delle FAQ (domande frequenti) sull'argomento e di rispondere brevemente ad ognuna di loro, così da levarti ogni dubbio sulla questione.

Andiamo per gradi però e vediamo subito come si fa il caffè decaffeinato.

Come si ottiene il caffè Dek?

Che si tratti di Caffè Borbone o Tre Venezie Caffè, il metodo di produzione del Dek è al giorno d'oggi quasi sempre lo stesso. Ma la questione è: il caffè decaffeinato cos'è di preciso?

In linea generale, il processo di decaffeinizzazione prevede l'eliminazione della caffeina dai chicchi ancora crudi, per poi proseguire con dei processi del tutto simili a quelli attuati per il caffè classico.

In passato, il metodo più diffuso era quello di trattare i chicchi con dei solventi organici, tra cui il diclorometano e l'acetato di etile, per poi eliminarli tramite evaporazione. Prima di essere sottoposti al trattamento, i chicchi vengono bagnati e fatti gonfiare per facilitare l'estrazione dell'alcaloide, dopo di che vengono asciugati, confezionati ed analizzati.

La fase del recupero del solvente è fondamentale, poiché esistono dei limiti di legge per i residui rimasti (2 parti per milione dopo la tostatura per quanto riguarda il diclorometano). Esiste inoltre il metodo Svizzero, che prevede l'asporto della caffeina tramite acqua, ma ciò comporta una grande perdita di aroma ed è dunque molto meno utilizzato.

Ai giorni nostri il metodo più diffuso per la decaffeinizzazione è il trattamento ad anidride carbonica, solvente che permette di mantenere intatte le caratteristiche organolettiche del caffè e, soprattutto, di non impiegare altri additivi. Non per caso, dunque, è il processo più sicuro ed utilizzato nei tempi moderni, sebbene sia il più costoso.

Una volta eliminata la caffeina da chicchi, si procede con la tostatura in modo del tutto simile a quello tradizionale. Vediamo ora di sfatare qualche mito sul caffè Dek.

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FAQ sul caffè decaffeinato.

Ora che sai come viene fatto il caffè Dek, vogliamo spendere qualche parola riguardo le voci di corridoio che girano su questo fantomatico prodotto. Sono tanti i dubbi che aleggiano sull'argomento ed è dunque doveroso fare chiarezza al riguardo.

Ecco quali sono le domande (con risposta) più frequenti sulle miscele di questo tipo:

Il caffè Dek è davvero senza caffeina?

No, dire che il decaffeinato è totalmente privo di caffeina è scorretto, poiché può contenerne una percentuale inferiore allo 0,1% (limite fissato dalla legge italiana).

Il caffè decaffeinato è cancerogeno?

No, non esiste la benché minima prova scientifica che il caffè Dek sia cancerogeno e, anzi, il suo consumo riduce drasticamente gli effetti stimolanti ed eccitanti che possono verificarsi con l'assunzione di dosi elevate della bevanda. Per tale motivo, rappresenta la migliore opzione per bere l'espresso anche la notte e per diminuire le quantità di caffeina consumate durante la giornata.

C'è qualche correlazione tra caffè decaffeinato e ansia?

Prima di tutto è necessario sottolineare che il caffè, di qualsivoglia tipologia, non provoca l'ansia. Questo disturbo è infatti presente in persone soggette a forti stress ed è una condizione che prescinde dall'assunzione di cibi e bevande.

Tuttavia, un consumo di caffeina oltre una certa soglia (soggettiva in ogni singolo individuo) potrebbe incentivare disagi di questo genere, già presenti nella persona a prescindere dal caffè.

In ogni caso, il decaffeinato consente di poter gustare un buon espresso anche a chi soffre di questo genere di disturbi, grazie alla bassissima percentuale contenuta in esso. Ovviamente il tutto in accordo con il proprio medico curante.

Il caffè decaffeinato fa male alla pressione?

Che tra gli effetti del caffè sull'organismo ci sia anche un lieve aumento della pressione sanguigna, non è un segreto. Ciò accade perché la caffeina contribuisce alla liberazione di adrenalina e perché la bevanda è notoriamente vasocostrittrice.

In ogni caso, si tratta di un fenomeno che svanisce in poche ore ed è maggiormente riscontrabile in persone che fanno un consumo saltuario di caffè. Chi, al contrario, è abituato a bere l'espresso tutti i giorni, accusa in maniera nettamente inferiore questo effetto.

Per ovvie ragioni, il caffè Dek risulta ovviamente molto meno invasivo di quello classico da questo punto di vista, ma resta comunque sconsigliabile consumarlo senza l'approvazione del proprio medico in caso di ipertensione e problemi similari.

È vero che il caffè decaffeinato attenua la gastrite?

Non vi sono certezze in merito, ci sono casi in cui il Dek aumenta i sintomi della gastrite come quello classico (ricorda che contiene una minima percentuale di caffeina) ed altri in cui li riduce. Per tale motivo, ti consigliamo di consultare sempre il tuo medico in questi casi e rifarti al suo parere professionale, onde evitare di incorrere in peggioramenti indesiderati.

Il Dek fa dimagrire?

Dal punto di vista delle calorie, il caffè in generale è molto leggero, poiché non contiene né grassi né carboidrati e lo stesso vale per il Dek. Ciò che fa la differenza è il tipo di dolcificante utilizzato: pensa che una tazzina di espresso contiene circa 2 Kcal, ma se vi aggiungi un cucchiaino di comunissimo saccarosio, schizza a ben 20 Kcal!

Perciò dire che il caffè decaffeinato fa dimagrire non è propriamente corretto, ma di certo non ti farà metter su peso extra, a patto che non esageri con zucchero o altri additivi dolcificanti!

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Considerazioni finali sul Dek.

Come hai avuto modo di leggere nelle righe precedenti, il caffè decaffeinato è, in tutto e per tutto, simile al caffè classico, eccezion fatta per il contenuto di caffeina. Tale caratteristica consente alle persone più sensibili di poter godere comunque di un buon espresso e ai consumatori seriali di ridurre l'assunzione giornaliera di caffeina.

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